Esa: il governo cinese disposto ad implementare programma antipirateria

Il 31 marzo scorso Douglas Lowenstein, presidente dell’associazione dei publisher americani Esa, aveva testimoniato davanti alla Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, la Sottocommissione per l’Energia e il Commercio per la Protezione di Consumer e Trade, riferendo come il mercato cinese sia caratterizzato da un altissimo tasso di pirateria di prodotti di intrattenimento, intensificata dalla produzione di massa in fabbriche di prodotti contraffatti, e aveva raccomandato al governo cinese di lanciare un programma per assicurare l’adeguata protezione di opere protette dal diritto d’autore disponibili online (il trattato Wipo) e di rafforzare le leggi che possono contrastare le organizzazioni che operano nell’ambito della pirateria commerciale. Il vice premier cinese Wu Yi ha annunciato ieri, 21 aprile, che il governo cinese adotterà una serie di misure per venire incontro alle richieste espresse da Esa. “Il tasso di pirateria pari al 95% del mercato cinese potrà essere ridotto sostanzialmente se la Cina implementerà le misure annunciate”, ha commentato Lowenstein. “Questo è un passo importante ma l’obiettivo non è stato ancora raggiunto. Le misure annunciate richiederanno la perseveranza del governo cinese per mantenere la promessa e noi monitoreremo i loro progressi molto da vicino”.
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