Licenziata da Valve, chiede danni per 3 milioni di dollari

Un ex impiegata di Valve, dopo essere stata licenziata, ha chiesto un risarcimento al publisher pari a 3,1 milioni di dollari. Questo perché secondo quest’ultima, il licenziamento sarebbe arrivato in seguito alla sua operazione per cambiare sesso, accusando il proprio supervisor di aver creato attorno a lei un ambiente di lavoro ostile. L’impiegata aveva abbandonato momentaneamente il posto di lavoro per recarsi a Los Angeles dove avrebbe sostenuto le varie operazioni mediche, ma continuando a lavorare come dipendente esterno. Nella causa, che risale allo scorso aprile, la parte lesa chiede 1 milione di dollari per danni generici, 1 milione per danni specifici, 150 mila dollari per spese e penali e 1 milione di dollari per mancato guadagno. Valve ha negato tutto e chiede l’annullamento della causa. Su Polygon la storia completa.
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