Confermata l’ipotesi di omesso versamento Ires di Apple
Ironia della sorte, ieri Apple è stata valutata un triliardo di dollari e nello stesso giorno la Procura di Milano ha chiuso le indagini per presunta evasione fiscale nei confronti di tre manager del colosso di Cupertino – per la precisione Enzo Biagini, il legale rappresentante e ad di Apple Italia, Mauro Cardaio, direttore finanziario e un manager della sede irlandese – confermando l’ipotesi di omesso versamento dell’Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in 5 anni in base all’art. 5 del Decreto legislativo 74/2000. Secondo l’indagine, coordinata dalla Procura milanese e condotta dagli uomini della direzione regionale lombarda dell’Agenzia delle Dogane e dell’Agenzia delle Entrate, i profitti realizzati in Italia dalla multinazionale, sarebbero stati contabilizzati dalla società irlandese dove il regime fiscale è decisamente meno gravoso. Uno schema seguito da diversi colossi internazionali che non a caso sono oggetto di verifica sul nostro territorio e in altri Paesi. L’indagine è stata avviata due anni fa con verifiche sugli anni fiscali 2010 e 2011 per poi estendersi ai cinque anni che vanno dal 2008 al 2013. Non è escluso che il colosso di Cupertino cerchi un’intesa con l’Agenzia delle Entrate come fatto da altre società per veder alleggerita la propria posizione.
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