Il 37% degli italiani vuole sempre essere raggiungibile

Che smartphone, cellulari e Internet abbiano cambiato irreversibilmente le nostre vite è un dato di fatto. Secondo un’indagine internazionale di GfK – che ha coinvolto oltre 27.000 persone di 22 paesi – la maggior parte delle persone pensa che sia importante essere rintracciabile ovunque e in ogni situazione. A livello internazionale, il 42% degli intervistati si è dichiarato d’accordo con l’affermazione “Per me è importante essere sempre raggiungibile, ovunque mi trovi”, mentre l’11% si è dichiarato in disaccordo. Solo in quattro tra i Paesi coinvolti nello studio (Germania, Svezia, Canada e Paesi Bassi) la percentuale di persone in disaccordo ha superato quella delle persone d’accordo. Le risposte degli italiani confermano questa tendenza: il 37% degli intervistati pensa che sia molto importante essere costantemente raggiungibile, mentre solo il 9% non è per niente d’accordo con questa affermazione. A sentire maggiormente questa esigenza sono le donne che – forse perché maggiormente impegnate in attività multitasking, tra lavoro e famiglia – nel 40% dei casi si dichiarano convinte dell’importanza di essere sempre rintracciabili (contro il 34% degli uomini). Anche l’età dell’intervistato influenza le risposte: i trentenni sono in assoluto il segmento per cui è più importante essere sempre raggiungibile (40%), seguiti a breve distanza dalle fasce 20-29 anni e 40-49 anni, entrambe con il 39% di risposte favorevoli. A sorpresa (anche rispetto ai dati internazionali), in Italia i cinquantenni sono maggiormente convinti dell’importanza di una reperibilità costante rispetto agli adolescenti: 36% contro il 32%. Dopo i 60 anni questa convinzione si attenua ulteriormente, con il 30% di intervistati d’accordo e il 12% in disaccordo.
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