Tv digitale: regna la confusione attorno al contributo

Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 di sabato 22 settembre scorso, con quasi sette mesi di ritardo, le caratteristiche minime a cui devono rispondere gli apparecchi televisivi per poter accedere al contributo per l’acquisto di un televisore digitale previsto dalla Legge Finanziaria 2007.Secondo quanto riportato in Gazzetta, “l’apparecchio televisivo deve consentire la ricezione di programmi digitali in chiaro e senza costi aggiuntivi per l’utente da almeno una delle piattaforme tecnologiche di diffusione via etere terrestre, via cavo o via satellite”. In pratica, così come formulato il provvedimento prevedrebbe il riconoscimento del contributo a tutti i tipi di sintonizzatori digitali attualmente in uso, compresi anche quelli basati su tecnologia Dvb-H adottati nei telefoni cellulari di ultima generazione.Sempre secondo il decreto, la detrazione Irpef del 20% viene applicata a tutti gli apparecchi televisivi digitali che siano stati acquistati a decorrere dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2007 per un valore massimo di 1.000 euro, purché compresi nell’elenco pubblicato sul sito web del Ministero delle Comunicazioni (www.comunicazioni.it) che però, ad oggi, non risulta ancora disponibile. Sempre nel documento, viene anche specificato che “ai fini dei controlli concernenti la detrazione, gli utenti devono conservare ed esibire, su richiesta degli Uffici dell’Agenzia delle entrate, la ricevuta del bollettino di pagamento del canone di abbonamento per l’anno 2007, la fattura o lo scontrino fiscale”, contrariamente a quanto riportato nella bozza originaria in cui si faceva menzione solo alla fattura. In questo modo, il decreto risponde alle richieste del trade e copre più ampiamente le richieste dei consumatori.Scaricabile la copia del provvedimento
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