Legge cinema e audiovisivo: cosa cambia per la tv

Con 281 voti a favore, 97 contrari e 17 astenuti alla Camera dei Deputati, è stata approvata in via definitiva la nuova Disciplina del cinema e dell’audiovisivo, che entrerà in vigore, con i decreti attuativi, dal gennaio 2017. In particolare, la legge amplia il raggio d’azione dal cinema a tutto l’audiovisivo, rendendo disponibili risorse certe per 400mln di euro all’anno, oltre il 60% in più rispetto ai fondi attuali.
Tra le novità, viene creato il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo, per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivi attraverso incentivi fiscali e contributi automatici, unificando le attuali risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Il fondo è alimentato dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva; distribuzione cinematografica; proiezione cinematografica; erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione.
È previsto inoltre un Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo e la destinazione del 3% del fondo ad azioni di potenziamento delle competenze cinematografiche ed audiovisive degli studenti (le linee di intervento verranno concordate dal MiBact e dal Ministero dell’istruzione e della ricerca scientifica). Vengono rafforzati i sei tax credit oggi disponibili, mentre l’audiovisivo entra nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Per il settore è destinata una dotazione iniziale di 5mln di euro
. Nasce infine il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo, in sostituzione della Sezione cinema della consulta dello spettacolo. Il Consiglio, che svolge attività di elaborazione delle politiche di settore, «con particolare riferimento alla definizione degli indirizzi e dei criteri generali di investimento a sostegno delle attività cinematografiche e audiovisive», è composto da 11 membri di competenza nel settore e dai rappresentanti delle principali associazione.
Infine, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per introdurre procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere audiovisive europee e nazionale da parte dei fornitori dei servizi media audiovisivi.
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