Bene gli abbonati, mentre occorre recuperare su pubblicità e consumi. La seconda trimestrale Comcast evidenzia in Sky (sua controllata) una crescita degli abbonati a livello internazionale pari al 4,4% su base annuale (a quota 24mln) e un incremento di di 304mila unità (+197mila rispetto al secondo trimestre 2018). L’Adjusted Ebitda di Sky è cresciuta del 13,4% (risultato pro-forma). In particolare, i ricavi Sky nel trimestre ammontano a 4,8mld di dollari (-3,3%) di cui 3,88mld per le attività direct-to-consumer (-4%), 376mila dai contenuti (+21%) e 563mila (-10,7) dalla pubblicità. Sull’anno, i ricavi ammontano 9,6mld (-4,1%), di cui 7,7mld dalle attività direct-to-consumer (-5,6%), 746mln dai contenuti (+25,1%) e 1,156mld dalla pubblicità (-8,4%). L’incremento nei ricavi da contenuti deriva dalla vendita della programmazione sportiva, tra cui i diritti esclusivi in Germania e in Italia e la monetizzazione dei programmi originali. Escludendo l’effetto dei cambi, i ricavi crescono del 2,1%. Per quanto riguarda di Comcast, i ricavi ammontano a 53,7mld di dollari nel 2019 e 26,8mld nel secondo trimestre 2019, per un incremento rispettivamente del 23,6% e 20,6%. L’area broadcast ha registrato un incremento dello 0,5% a 2,4mld, grazie all’incremento dei ricavi da distribuzione, che in parte hanno bilanciato la flessione nella pubblicità e nei ricavi da licensing.