Vivendi modifica il suo piano per ridurre l’influenza su Mediaset

Vivendi ha inviato ad Agcom la proposta di integrazione e modifica parziale del piano presentato il 19 giugno per eliminare la posizione di «influenza notevole» in Mediaset. «In attesa di nuove interlocuzioni, che si rendono necessarie, tra gli uffici competenti e la società Vivendi S.A. al fine di dettagliare le modalità attraverso cui la suddetta società intenda rimuovere strutturalmente la posizione vietata, l’Autorità ricorda che, in caso di inottemperanza all’ordine impartito con la citata Delibera, trovano applicazione le previsioni di cui all’articolo 1, comma 31 della legge 31 luglio 1997 n.249», ricorda la nota Agcom. In sostanza, l’Autorità può punire Vivendi con una multa pari a un valore tra il 2% e il 5% del fatturato della società stessa; considerato che nel 2016 i ricavi del gruppo sono stati pari a 10,8mld, si parla di una cifra tra i 216mln e i 540mln. Agcom, lo ricordiamo, ha imposto al gruppo francese di scegliere tra il controllo di Tim (di cui ha una quota del 23,943%) e la sua presenza in Mediaset, vicina al 30%. Vivendi si è impegnata a giugno a congelare i diritti di voto in Mediaset, ma si è rivolta allo stesso tempo al Tar del Lazio per contestare la decisione dell’Autorità.
Su Vivendi si è ora acceso anche il faro del governo: il 31 luglio, infatti, il ministro Calenda ha sollecitato un’istruttoria per verificare se esistano i presupposti per esercitare il golden power su Tim (la possibilità, dunque, per il governo di porre veti o condizioni agli azionisti di società strategiche a fronte di decisioni che possano minacciare gli interessi pubblici), in riferimento al comunicato stampa del 28 luglio di Tim: «Nel comunicato in questione erano state rese note, inter alia, alcune tematiche di corporate governance affrontate dal Consiglio di Amministrazione di Tim S.p.A. ed, in particolare, la presa d’atto dell’inizio dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi SA». La nota si riferisce alla nomina di Amos Genish, già Chief Convergence Officer di Vivendi, a Direttore Operativo di Tim con la sovirntendenza le Operations della Società. Una nomina arrivata a pochi giorni dall’insediamento di Arnaud de Puyfontaine, Chief Executive Officer di Vivendi, come Executive Chairman della tlc italiana dopo le dimissioni di Flavio Cattaneo.
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