• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Riviste
    • B – Bellezza e Benessere in Farmacia
    • Beauty Business
    • Best Movie
    • Best Streaming
    • Box Office
    • Business People
    • Italian Cinema
    • Progetto Cucina
    • Rock Icon
    • Tivu
    • Toy Store
    • Uptrade
  • Siti
    • BeautyBiz.it
    • Bestmovie.it
    • BusinessPeople.it
    • E-duesse.it
DUESSE MEDIA NETWORK
  • Bianco & Ped
  • Cinema
  • Cons.Electronics
  • Cucine & Built In
  • Giocattoli
  • Televisione
No Result
View All Result
DUESSE MEDIA NETWORK
No Result
View All Result

Perché parliamo di social tv

by
5 Giugno 2017
in Senza categoria
0
0
SHARES
1.5k
VIEWS
FacebookTwitterLinkedinWhatsappEmail
Perché parliamo di social tv

Dedicare una copertina al fenomeno della social tv nel momento in cui tutti i grandi broadcaster sono impegnati in manovre di ottimizzazione (leggasi, redazioni che vanno e vengono con innegabile perdita di posti di lavoro), mentre le concessionarie sono impegnate a difendere con le unghie e con i denti i loro spazi dall’assedio dei colossi web, in Rai si gioca l’ennesima partita del tutti contro uno e viceversa, e i pensatoi per i palinsesti autunno-inverno sono in fermento, può sembrare quasi un tentativo di rimozione.

Ma come? Con i problemi contingenti che ci sono, si sposta l’attenzione sui social? Ebbene sì, perché proprio in un momento in cui si potrebbe dire tutto e il suo contrario (come avviene del resto quotidianamente sui giornali e nei corridoi delle aziende audiovisive), porre l’attenzione sui contenuti, sulle loro diramazioni tecnologiche e sulle implicazioni di business che ciò comporta, può tradursi in una boccata d’ossigeno in mezzo a tanto clamore.

Soprattutto perché, a ben guardare i servizi che compongono il dossier a cui dedichiamo la cover story, i risultati trimestrali e la nuova funzionalità della Nielsen Social Content Ratings, unitamente ai risultati dell’Osservatorio Social Tv dell’Università La Sapienza di Roma, indicano come da una fase di studio e di monitoraggio e osservazione quasi passiva, si è giunti alla necessità di un cambiamento di paradigma. Per dire, è arrivato il momento per i broadcaster di fare di necessità virtù e di prendere saldamente le redini della gestione del fronte social dei loro contenuti, per trasformarli in driver del loro core business: la televisione sempre, comunque e ovunque. Visto che cresce (seppur ancora in misura non importante, ma significativa per intravederne una tendenza) il numero degli utenti – per lo più giovani – che decide di accendere la tv dopo aver verificato che se ne sta parlando sui social media, o perché si segue l’account di conduttori e attori protagonisti dei programmi, nonché gli account ufficiali di quest’ultimi.

L’obiettivo dichiarato è che si vuole condividere il programma preferito e interagire con esso attraverso gli spazi online dedicati, nonché commentarlo nelle chat, nei fan club e nei gruppi di discussione. Il tutto in un contesto entertainment che diventa anche ludico e di shopping: si gioca con le app di game legate allo show e si interagisce con gli spot attraverso un dispositivo mobile per fare acquisti on line anche di prodotti mostrati all’interno del programma. Insomma, fermo restando che non si è ancora ai livelli di un’abitudine generalizzata da parte della platea tv, tuttavia si profila un ampio terreno d’attività per reti, produttori, agenti e talenti, che va arato e dissodato soprattutto per non lasciarlo in pasto a operatori e utenti che non saprebbero resistere alla tentazione di appropriarsi di ogni margine lasciato colpevolmente vuoto. Ma occorre fare tutto questo presto e bene, resistendo alla tentazione di lasciar cadere questa opportunità ricorrendo a facili scorciatoie. Come dire? Non basta creare una app o inserire nel cast di un programma un blogger per pensare di aver assolto a tale compito. Occorre studiare e provare, riprovare e sperimentare in continuazione, consapevoli del fatto che sarà sempre la personalizzazione della risposta al pubblico a fare la differenza in termini di efficacia. E, almeno qui, si dovrà imparare a fare a meno di format precotti…

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it
0
SHARES
1.5k
VIEWS
FacebookTwitterLinkedinWhatsappEmail

Related Posts

BOX OFFICE n.1 Gennaio 2025

BOX OFFICE n.1 Gennaio 2025

by Paola Lorusso
21 Gennaio 2025
0

Duesse Media Network lancia il nuovo sito corporate

Duesse Media Network lancia il nuovo sito corporate

by Paola Lorusso
15 Gennaio 2025
0

B – Bellezza e Benessere in Farmacia n.1

B – Bellezza e Benessere in Farmacia n.1

by Paola Lorusso
10 Gennaio 2025
0

Beauty Business n.12 Dicembre 2024

VOILA n.6 Dicembre

by Redazione
16 Dicembre 2024
0

DUESSE MEDIA NETWORK

"Duesse Media Network è il sistema integrato e multicanale di comunicazione al trade”

  • Bianco & Ped
  • Cinema
  • Cons.Electronics
  • Cucine & Built In
  • Giocattoli
  • Televisione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Abbonamenti
  • Riviste
  • Siti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Credit
  • Contattaci

DUESSE MEDIA NETWORK S.r.l. - Via Goito n.11- 20121 Milano - PI 12777410155 - N. REA 1584599 - N. Reg. Imp. MI-1999/96457 Capitale sociale € 203.000
Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.9380 del 11/4/2001 ROC n.6794
e-duesse è una testata registrata al Tribunale di Milano - Registro Stampa - n.87 del 7/2/2000 - Direttore Responsabile Vito Sinopoli
Copyright © 2024 - DUESSE MEDIA NETWORK S.r.l. - Tutti i diritti riservati

Preferenze Privacy
No Result
View All Result
  • Bianco & Ped
  • Cinema
  • Cons.Electronics
  • Cucine & Built In
  • Giocattoli
  • Televisione