Vicini al canale?

Un momento di apprendimento, di discussione e di dialogo tra istituzioni, farmacisti e industria. Questo in sintesi il ruolo di una manifestazione come Cosmofarma nelle parole del consigliere delegato di Sogecos, Dino Tavazzi, e anche in quelle dei numerosi brand della dermocosmesi intervenuti all’evento. Purtroppo ci è dispiaciuto rilevare la mancanza di alcuni player di primo piano nel mercato. Se è indubbiamente vero che Cosmofarma non è più, come poteva essere in passato, un momento per realizzare ordini e aprire relazioni commerciali vere e proprie, che vengono rimandate a un momento successivo alla fiera, rappresenta tuttavia un’ottima occasione per incontrare la propria clientela e parlare a questa di progetti futuri, per dare un volto a degli interlocutori che nella maggior parte dei casi sono poco visibili e, più in generale, per trasmettere la filosofia e i valori di cui l’azienda è portatrice e che spesso sono solo parzialmente rappresentati dai singoli brand che compongono il portafoglio. Basta questo per giustificare un investimento significativo quale può essere una fiera? Forse non tutti gli anni? Non vogliamo entrare nel merito di decisioni che sono strategiche per le singole realtà, tuttavia pensiamo che, anche in un momento in cui la dermocosmesi non realizza più le performance a doppia cifra del passato, sia importante ribadire la propria vicinanza al canale. È vero che un forte investimento in advertising sul consumatore finale è già una mezza vendita perché fa in modo che il cliente entri nel punto vendita chiedendo direttamente il brand se non lo specifico prodotto, ma quanto conta il consiglio? Quanto è in grado di influenzare la decisione di acquisto? Molto, non sottovalutiamolo.
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