Aesvi chiarisce la posizione dell’industria sui videogame per adulti
Aesvi, l’associazione che rappresenta l’industria videoludica italiana, ha espresso la propria opinione sul dibattito mediatico relativo ai videogame destinati ad un pubblico adulto, confermando la disponibilità a collaborare con le istituzioni per la protezione dei consumatori più giovani, sempre nel rispetto della libertà di espressione e della libera scelta dei consumatori più adulti. «I videogiochi non sono “giochi per bambini” – riporta il comunicato stampa – ma sono una forma di intrattenimento di massa che si rivolge sempre più ad un pubblico differenziato. Solo in Italia si contano oggi circa 21 milioni di videogiocatori attivi e l’età media dei giocatori supera ormai i 30 anni. Come sono disponibili film, fumetti, serie tv e altri contenuti per diversi pubblici, così anche l’industria dei videogiochi fornisce una varietà di scelte di intrattenimento per consumatori di tutte le fasce d’età, compreso il pubblico adulto. In quest’ottica, va ricordato che il citato esempio di GTA V non è un videogioco destinato ai minori, ma ad un pubblico adulto ed è stato correttamente immesso nel mercato con una classificazione PEGI 18». Nelle ultime settimane Aesvi ha condotto una serie di incontri con i rappresentanti delle istituzioni competenti nel campo della cultura e delle politiche sociali, sia a livello parlamentare sia a livello governativo, al fine di individuare possibili soluzioni condivise per assicurare un utilizzo consapevole del mezzo.
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