Bsa: 1800 software piratati in Veneto

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza in Veneto e supportate tecnicamente dalla Business Software Alliance hanno scoperto gravi atti illeciti, da parte delle aziende locali: più di 1800 software senza licenza per un valore di mercato di oltre 2.370.000.000 di lire (1.224.000 euro). L’operazione è stata condotta nei confronti di 59 aziende delle province di Venezia, Padova e Vicenza. La percentuale di imprese risultate illegali è del 75%, una percentuale molto al di sopra della media nazionale (46%), che da sola colloca il nostro Paese al terzo posto in Europa nella lista dei Paesi a più alto tasso di pirateria informatica. Questa operazione segue di poche settimane quella condotta in Liguria e denominata Jolly Roger che nel mese di dicembre ha raggiunto 45 aziende, riscontrando una percentuale di duplicazione illegale del 50%. “Le azioni condotte in Veneto e in Liguria confermano l’allarme che i produttori di software hanno lanciato più volte e che spesso è rimasto inascoltato: la pirateria è un fenomeno che sta dilagando soprattutto all’interno delle realtà produttive del Paese”, ha dichiarato Paolo Ardemagni Presidente della BSA. “Il fenomeno non solo mina lo sviluppo del settore strategico dell’Information Technology, ma allo stesso tempo minaccia la crescita sana dell’economia nazionale, inserendo pericolosi elementi di illegalità nel tessuto produttivo portante del Paese, costituito della piccole e medie imprese”. In occasione delle operazioni condotte in Veneto, per la prima volta nel nostro Paese, sono state ingiunte le sanzioni amministrative previste dall’articolo 161 bis: i responsabili della duplicazione illegale dovranno pagare una multa complessiva che ammonta a circa un miliardo di lire. Come previsto dalle disposizioni di legge, infatti, la sanzione è calcolata applicando come minimo il doppio del valore di mercato del software illegale rinvenuto.
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